Evoluzione degli algoritmi di Google
... e altri fattori che influenzano il posizionamento nei motori di ricerca.
... e altri fattori che influenzano il posizionamento nei motori di ricerca.
Pensate a cosa succederebbe se gli utenti di internet che scrivono "pastasciutta" sul modulo di ricerca di Google, vedessero comparire nei risultati di ricerca pagine che parlano di vestiti o di scarpe. Molto probabilmente addandonerebbero quel motore di ricerca e ne troverebbero degli altri, più "intelligenti" e affidabili.
Lo scopo ultimo di qualsiasi motore di ricerca è quello di farci trovare nelle SERP dei risultati che più si avvicinano alle nostre domande e richieste, così da farci contenti e soddisfatti del servizio.
Qualsiasi azienda - seria e che voglia durare nel tempo - fa della soddisfazione del Cliente uno dei propri cavalli di battaglia!
Google è attualmente il motore di ricerca più utilizzato e avanzato al mondo - gli americani hanno subito sfruttato le potenzialità della Rete, portandosi avanti rispetto alla concorrenza, giusto per ritornare al discorso fatto in home page.
Google ha così sviluppato una serie di algoritmi allo scopo di fornirci le informazioni più attinenti alle nostre parole di ricerca. Vista la sua posizione dominante nel mercato... ci è riuscito bene, tanto da continuare a sviluppare le tencologie che portano verso un web semantico.
Nel 2016 ho ottenuto l'attestato Made in Italy: Eccellenze in digitale, rilasciato da Google e IAB Europe.
Un nuovo algoritmo rinominato dagli utenti "Google Birthday Update" (perché uscito nel giorno del compleanno di Google). Questo algoritmo è un "aggiustamento" dell'algoritmo di agosto dello stesso anno.
Expertise, Authoritativeness, Trustworthinnes - ovvero Competenza, Autorevolezza, Attendibilità. Lo scopo di questo algoritmo è quello di filtrare le pagine presenti nel web per offrire all'utente risultati di ricerca di estrema qualità. Questo algoritmo ha interessato soprattutto siti di argomento medico o finanziario.
Questo algoritmo, non direttamente confermato da Google, valuta la qualità dei contenuti delle pagine web in funzione delle capacità nel soddisfare le query di ricerca.
Google ha fatto un aggiornamento dell'intero algoritmo di ricerca. In particolare l'algoritmo Panda è diventato parte integrante dell'algoritmo di ranking. Panda si occupa di monitorare la qualità dei siti Web.
Questo algoritmo premia i siti ottimizzati per dispositivi mobili come smartphone o tablet. Questo significa che chi non ha una struttura mobile-friendly nel proprio sito internet, sarà declassato nei risultati forniti dal motore di ricerca.
Leggi anche: Perché è importante avere un sito mobile-friendly.
Questo algoritmo si chiama Pigeon, cioè piccione, perché i piccioni tornano sempre a casa, e questo algoritmo è pensato per le imprese locali, aiutando nella ricerca a mostrare quelle che si trovano più vicine a voi. Tuttavia questo algoritmo ha modificato anche la ricerca globale di Google, e non solo quella locale. Maggiori informazioni nel sito brightedge.com
Questo algoritmo, pur riprendendo le componenti di Panda e Penguin, cerca di personalizzare al massimo i risultati di ricerca - parallelamente al servizio MyAnswers.
Ancora una volta un algoritmo che penalizzava quei siti con dubbi backlink, con backlink a pagamento e le tecniche di Keyword stuffing.
Come dice il nome stesso, questo algoritmo premiava quei siti i cui contenuti venivano più spesso aggiornati.
Penalizzava quei siti con contenuti di bassa qualità (spesso copiati da altri siti) o con troppi banner pubblicitari nelle pagine.
Maggiore attenzione all'uso dei Social Network. Questo algoritmo premiava quei siti che avevano un riscontro anche sui canali Social.
Questo algoritmo permise l'indicizzazione e il posizionamento quasi in tempo reale di eventi e contest.
Google aggiunse ai risultati di ricerca le opzioni per selezionare, oltre alle classiche pagine web, canali specifici come "Notizie", "Immagini", "Video".
Google penalizzò quei siti con troppi link reciproci e link acquistati da agenzie di SEO.
Questo attributo fu introdotto per specificare ai motori di ricerca quali link non indicizzare.
Sempre nel 2005 fu aggiornato l'algoritmo Local Maps, fondamentale nel restituire risultati di ricerca in base alla localizzazione geografica degli utenti.
Penalizzava quei siti che utilizzavano le tecniche di Black Hat SEO: le parole chiave venivano inserite nella pagina con caratteri così piccoli da non essere letti, oppure con lo stesso colore dello sfondo.
Questi due algoritmi penalizzavano le tecniche di posizionamento innaturale di Keyword stuffing, cioè la ripetizione di parole chiave all'interno di un sito e delle sue pagine web.
SEO: Search Engine Optimization
Cronologia degli sviluppi degli algoritmi di Google